Nuova avventura in India, in parapendio biposto con Aaron Durogati

Scritto il . Categoria Parapendio Biposto, volare in parapendio

Due professionisti delle alte quote con i piedi per terra e non……dall’ intervista del Red Bull Team in collaborazione con 4outdoor

Aaron Durogati ,l’estate scorsa partecipa al Red Bull Dolomitenmann consolidando il primo posto, dopo di che al Red Bull X-Alps.

A inizio dell’ anno conquista la Coppa del Mondo in parapendio per la seconda volta a Governador Valadares.

Quest’ autunno è partito per l’ India in una nuova avventura, inizialmente puntava all’ Himalaya, ma causa dell’ infortunio al ginocchio capitato durante il Red Bull X-Alps  Aaron è stato costretto a riposo vedendosi sfumare l’ occasione giusta per la partenza. Da vita così a un progetto che già era nelle sue intenzioni:in India, esplorando a piedi e in volo le zone più selvagge al di là del Rohtang Pass, fra le grandi montagne.

Era già stato in India, per una tappa della coppa del mondo di parapendio, a Dharamsala.

Dell’ avventura fa parte anche Tamara Lunger (scialpinista, alpinista ed esploratrice italiana) il fotografo Alessandro d’ Emilia e un driver.

Un’ avventura che doveva essere dinamica, salendo le montagne a piedi e poi spostarsi in volo.

Una volta atterrati, tramite radio si facevano raggiungere dal driver, in quelle zone i telefoni non funzionano…a volte anche la radio a causa di valli diverse…così si rincotravano a piedi.

Finito il volo in parapendio

In una jeep avevano l’ attrezzatura il gasolio,fornello…. dormivano in tenda, in quelle settimane la temperatura era abbastanza mite, a 3000/4500 metri nelle ore più calde si poteva anche stare in maniche corte… sui 6000 la temperatura era -10°c!

Tamara era l’esperta delle alte quote, mentre Aaron faceva la parte del volo..

Volare ad alta quota è diverso….. la vela è più nervosa a causa dell’ aria più rarefatta, ed anche più veloce.

Parapendio in NepalAaron soffriva l’ alta quota  quando era a terra, nausea e forti mal di testa, ma una volta in volo si sentiva bene! Al contrario Tamara si sentiva bene a qualsiasi altitudine a terra e una volta in volo le si addormentavano mani e piedi…..

Con Tamara avevano già volato assieme in primavera sulle nostre alpi per prendere confidenza, su decolli un pò al “limite”.

In uno dei vari voli, risalendo in termica si avvicinano una decina di rapaci parecchio grandi, veleggiavano molto vicini ai ragazzi.. quasi a sfiorarli, situazione molto eccitante, sopratutto quando all’ improvviso nella risalita della corrente asciensionale ne è entrato uno in senso opposto… rischiando di urtarli!

 

Fonte: Red Bull team

Qui l’ intervista integrale

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